mercoledì 9 febbraio 2011

Sviluppo psicomotorio della primissima infanzia di un capo

Una surreale cronaca dei primi tre anni di sviluppo di un bambino destinato a diventare presidente del consiglio. La scrisse nel 1976 Nelo Risi, con il suo consueto stile diretto e anti–metaforico, caratterizzato da un fortissimo impegno civile. Era ispirata dagli uomini di potere democristiani dell’epoca, dei quali immaginò la precoce maturazione di caratteri e difetti nei primi mesi di vita.

Letta a 35 anni di distanza, la poesia mi sembra, anche per certi spunti anticipatori, dedicata tout court al potere in Italia, potendo essere accostata alle biografie non solo dei politici successivi di primo piano fino a ieri (prima della tragicomica eccezionalità di chi è venuto dopo), ma anche degli uomini dei poteri forti, dall’industria alla finanza, sempre legati al potere più forte ed occulto per eccellenza nel nostro paese: il Vaticano.

Dentro

È con l'acqua alla gola
Non ci vede chiaro
Vive da parassita
Fa il morto
È attaccato alla madre
Non è affatto sicuro del padre
Tira calci
Bussa e preme per uscire
Teme di sbagliare buco
Esce di podice
Nasce settimino

1° mese

Si comporta come un pesce fuor d'acqua
Non si sente un neonato come tutti gli altri
Coricato sul ventre compie movimenti striscianti
Messo comodo in posizione seduta ci sta
Risparmia il fiato
Ha lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia
Non serra le manine a pugno ma le congiunge
Reagisce al suono del campanello presidenziale
Se gli si porge l'anello tenta d'infilarselo al dito
Non tollera chi gli fa ombra
Emette lievi starnuti forse perché sensibilissimo alle correnti
Apre gli occhi quando paventa di essere spiato
Chiude gli occhi quando il papa bacia la mamma
Segue attentamente con gli occhi i preparativi della poppata
Ha una suzione esagerata in rapporto alla tenerissima età

3° mese

Si espone a frequenti cadute
Messo con le spalle al muro strilla
L’appiombo del quadrupede gli è più che naturale
Afferra il lenzuolo e lo tira a sé
Se gli si offre un dito s'impossessa della mano
Reagisce con un movimento mimico (smorfia) al colore rosso
Quando gli si porge la ciambella controlla se ha il buco
Deglutisce con facilità le offese
Rigetta i consigli
Ha sete di dominio
Gioca con il suo sesso (ignora altri svaghi)
Ritiene l'orina perché cosa sua
Sorride alla madre
Non riconosce il fratello
Ha sempre lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia

6° mese

Mette i denti tutti in una volta
Morde con gusto
Si arrampica con disinvoltura
Ritiene le feci perché cosa sua
Ragiona coi piedi tanto per tenerli in esercizio
Reagisce al bisbiglio col bisbiglio
Sorride allo specchio
Ha sempre lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia
Se gli si offre un bastoncino lo butta via
Se gli si offrono due bastoncini li mette in croce
Afferra la ciambella e fa il gesto d'incoronarsi
S'impossessa del campanello e lo agita a lungo
Sorretto sotto le ascelle compie dei movimenti di marcia
Insiste nel non riconoscere il fratello

9° mese

Reagisce violentemente al rosso
Quando vuole qualcosa agita il campanello
Afferra un cubo e si siede sopra
Fa il burattino
Ripete atti che hanno provocato il riso
Se qualcuno gli ride in faccia si rabbuia
Più che prestare ascolto origlia
Diffida degli estranei
Ha sempre lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia
Trattiene il respiro perché cosa sua e rischia una sincope
Quando lo pesano non si sbilancia mai
Pronuncia per la prima volta la parola "pa-pa" ed è beato
Accarezza l'immagine riflessa nello specchio dopo essersi accertato che è proprio sua


12° mese

Afferra due cubi che mette uno sull'altro e si siede sopra
In piedi non si abbassa per raccogliere un ninnolo
In piedi si abbassa per raccogliere un ninnolo d'argento
A un ordine risponde con un contrordine
Comincia uno scarabocchio che potrebbe essere una firma
Offre una cosa solo se riceve due cose in cambio
Si aiuta coi piedini per afferrare più cose
Bagna il letto per dare alla madre un lavoro supplementare
Ripete atti che provocano costernazione
Se gli si suggerisce la parola "papà" correttamente accentata scuote la testa e pronuncia con fermezza "papa"
Volta le pagine di un libro e salta le figure
Gioca con le parole
Le favole non lo incantano
Si lascia lavare solo con l'acqua santa
Ha sempre lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia

18° mese

Considera il sonno una perdita di tempo
Si vergogna di non avere ancora due anni
Sta in equilibrio sui due piedi
Se qualcuno abbassa la voce reagisce parlandogli all'orecchio
Se qualcuno alza la voce reagisce alzando ancor più la voce
Ha facilità per i numeri con molti zeri
Non sopporta che lo si interrompa
Per la prima volta associa due parole: alla parola "sedia" associa immediatamente "poltrona"
Alla parola-stimolo "libertà" reagisce con la parola "obbedienza"
Alla parola "fratello" ha una reazione esagerata ma non risponde
Diffida anche dei parenti
Non fa più il burattino
Prova una capriola e gli riesce così bene che la ripete
Conosce i primi verbi d’azione
Ruba non visto
Ci riprova è scoperto e restituisce di buona grazia il maltolto
Ruba solo quando è sicuro di non essere colto sul fatto
Ha sempre lo sguardo fisso sul ritratto di famiglia

24° mese

Compie gli anni e si fa gli auguri
Mangia la torta e conserva le candeline
Suona la tromba avuta in regalo e chiama in Giudizio
Si ammala di meningite ma non sembra risentirne
Bacia la pantofola
Si sente un po' messia
A domanda risponde che da grande vuole fare l'eminenza
Nega alla mamma una scatola di baci
Quando non si crede osservato si masturba
Non chiede di meglio
Incorre in una singolare inversione nell'apprendimento delle prime lettere dell'alfabeto: invece di "A...B...C...D..." dice "A... B...D...C..."
Sa stare con il piede in due scarpe
Sale le scale e non vuole più scendere
Si avvicina al ritratto di famiglia e lo distrugge
Tra due uscite sceglie quella di sicurezza
Di notte ha paura di scoprirsi troppo

30°'mese

Ha paura del peccato perché originale
Impara presto la lezione
Rifiuta la fetta di torta
Si taglia una fetta di realtà
Messo alle strette si confessa
Messo di fronte a un ablativo è assoluto
Di domenica chiede un'ostia
Assiste al primo funerale e ha parole appropriate per il defunto Resuscita una lingua morta
Porta il lutto per un cadavere vivente
Schiaccia una mosca e ci prova gusto
Da del lei a chi gli si rivolge col tu per esigere il lei
Non tollera che lo si schiaffeggi su una guancia
A domanda risponde che da grande vuole fare l'eccellenza (crisi mistica superata)

36° mese

Di domenica chiede ostriche
Quando è con la madre parla di matrimonio
Quando è col padre parla di patrimonio
Scrive la prima lettera di raccomandazione
Colleziona indirizzi segreti
Riconosce nella censura una funzione permanente e la applica anche ai sogni
Osservante in religione rispetta la siesta
Porta la manina davanti alla bocca quando sputa sentenze
Uccide simbolicamente il fratello
Alla fine giustifica il mezzo
Non sopporta che lo si tratti da minorenne
In vacanza al mare nasconde la testa sotto la sabbia
Mette due fiumi nello stesso letto e li sta a guardare
Incontra la fiducia e vorrebbe possederla
Scopre il nudo e si copre di rossore
Mette il pene in fallo e scivola col piede in vagina
Esce per la prima volta tutto solo e si dirige verso il Quirinale
Non sa ancora se sarà eletto per elezione o eletto per vocazione
Si fa fare l'oroscopo

(da Poesia degli anni Settanta. Antologia a cura di Antonio Porta. Prefazione di Enzo Siciliano, Feltrinelli, Milano, 1979)

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