martedì 20 marzo 2012

Un inizio

Oggi non importa che questa poesia l’abbia composta il grande scienziato e poeta James Clerk Maxwell nel 1848, quando aveva solo 17 anni e da un anno frequentava la Edinburgh University. Scritta nello stile di una ballata medievale, l’opera esprime il vigore e la rabbia di un giovane, forse specchio di in un’epoca di grandi sommovimenti politici (un gran quarantotto, appunto). Oggi importa che sono pieno di rabbia verso chi fa pagare la crisi economica ai meno abbienti, contro chi dà l’assalto ai diritti conquistati in decenni di lotte, contro chi ritiene che la democrazia non sia confronto e partecipazione, ma solo ratifica formale di decisioni prese da pochi. Holloa. Hollo!

An Onset


Hallo ye, my fellows! arise and advance,
See the white-crested waves how they stamp and they dance!
High over the reef there in anger and might,
So wildly we dance to the bloody red fight.
Than gather, now gather, come gather ye all,
Each thing that hath legs and arms, come to our call;
Like reeds on the moor when the whirlwinds vie
Our lances and war-axes darken the sky;
Sharp, sharp, as the tooth of the sea-hound and shark,
They'll tear ye, they'll split ye, fly lance to the mark,
Home, home to the heart, and thou battle-axe grim,
Split, splintring and shivering through brain-pan and limb;
To-day we ask vengeance, to-day we ask blood,
We ask it; we're coming to make our words good;
The storm flinches not tho’ the woods choke its path,
We ask it; we're coming, beware of our wrath.
At home wives and children a hearth for us lay,
A savoury flesh-feast awaits us to-day;
Behind yonder mountains e’en now the smoke streams,
And the blaze of the bush fire crackles and gleams.
Long, long have we hungered and thirsted for you,
At home the dogs bark round the clean table too,
Loud shouting we'll eat you to-night every one,
Devour you clean to the white sinewy bone.
Rush, rush ye my fellows, rush on them like hail,
Soon, soon shall their roasting your nostrils regale,
The fire is flaring, the oven’s a glow,
Heave to now hew thro’ now, Holloa, Hollo.



Un inizio

Salute a voi, compagni! Alzatevi e avanzate,
guardate le onde bianco-crestate come scalpitano e danzano!
Alte là sopra la scogliera con rabbia e forza,
così all’impazzata balliamo la lotta rosso sangue.
Poi chiamiamo a raccolta, ora chiamiamo, riunitevi tutti,
ogni cosa che ha gambe e braccia, venga al nostro richiamo;
come canne nella brughiera quando i venti turbinanti fanno a gara,
le nostre lance e asce da guerra oscurano il cielo;
acute, acute, come il dente del pescecane e di squalo,
esse vi faranno a pezzi, vi spezzeranno, scaglieranno la lancia verso il bersaglio,
casa, casa per il cuore, e tu, sinistra ascia da battaglia,
fendi, frantumando e rabbrividendo attraverso il cranio e l’arto;
oggi chiediamo vendetta, oggi chiediamo sangue,
lo chiediamo, stiamo arrivando per adempiere alle nostre parole;
la tempesta non si ritira anche se le foreste soffocano il suo cammino,
lo chiediamo, stiamo arrivando, abbiate paura della nostra collera.
A casa le moglie e i figli per noi lasciano un cuore,
un’appetitosa festa di carne oggi ci aspetta;
Dietro quelle montagne anche adesso fluisce il fumo,
e la fiamma dell’incendio degli arbusti crepita e scintilla.
A lungo, a lungo per voi abbiamo patito la fame e la sete,
a casa pure i cani abbaiano attorno alla tavola vuota,
gridando forte mangeremo stanotte tutti voi,
vi divoreremo fino al bianco fibroso delle ossa,
affrettatevi, presto miei compagni, abbattetevi su di loro come grandine,
presto, presto il loro arrostire delizierà le vostre narici,
il fuoco sta divampando, il forno è incandescente,
sollevatevi ora, distruggete ora, forza, andiamo.

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